martedì 4 dicembre 2012

Aspettando il Natale



Aspettando Natale, mentre nel mondo accadono cose importanti e c'è fibrillazione ovunque si guardi, nel ricovero per meninos de rua Magone/Margarida la vita scorre "placida".

In questa casa, caduta come un pezzo di Lego rosso dalle mani di un bambino gigante nel bel mezzo di uno slam luandese, il  resto del mondo non è che un indecifrabile quadro astratto, un nebbioso sentito dire, una specie di miraggio smosso dal caldo.

Fino al minuto prima di mettere piede qui dentro credevo che la cosa davvero necessaria per una come me, una giornalista, fosse essere nel posto giusto al momento giusto, proprio lì dove la "storia" si svolge. 

Ancora una volta credevo di sapere tutto e invece scopro che a certe latitudini la storia che muove il mondo, le guerre, le crisi economiche, i tornado persino o i terremoti, non sono che quel battito di farfalla dall'altra parte di mondo. 


Da un posto come questo si scopre che le cose da raccontare stanno lì, dritte negli occhi di chi ti guarda con stupore perché dopo mesi non te ne sei ancora andato, non li hai lasciati come hanno fatto le loro stesse madri quando un giorno, distrutte o disperate o affamate, li hanno guardati per la prima volta con odio. 

Questi ragazzi sanno di se stessi che non meritano niente, perché dal disprezzo di una madre, dal rifiuto di un padre, dalle botte, dalle torture, dagli avvelenamenti da parte di chi li ha generati e avrebbe dovuto amarli, non nasce certo l'autostima, piuttosto la paura, la commiserazione di se stessi, l'autolesionismo, la disillusione. 

Chi sono loro per aspettarsi che qualcuno li consideri bambini veri, chi sono se non "porta sfortuna", "feiticos", piccoli esseri rifiutati dalle loro stesse famiglie? 

Ecco allora nascere lo stupore quando si accorgono che qualcuno li considera. Quello stupore, che a ogni incontro mi avvolge tutta, è la linfa stessa della vita. Quello stupore è la cosa preziosa da preservare, è il seme del loro futuro, è la famosa cosa da raccontare, è la mia personale, sensazionale, breaking news!

Waiting for Christmas




Waiting for Christmas, while important things are happening around the world and there is fibrillation everywhere, in the Magone/Margarita street children Shelter life goes on "peacefully".

In this house, fall like a piece of Lego from the hands of a giant child in the middle of a shantytown, the rest of the world seems an abstract painting, a foggy rumor, a kind of mirage trembled by the heat.

So far I figured the most important think for someone like me, a journalist, was to be in the right place at the right time, exactly where the "History" take place. 

Once again I was wrong! At these latitudes the world won't be moved by wars, economic crises, even tornadoes or earthquakes, which here looks like a butterfly beat.

From a place like this it early turns out that the stories to tell are straight into the eyes of those children while they are looking at you with a kind of surprise, because after months you are not yet gone, you haven't left them as their own moms did once, being despair, tired or hungry. 

These guys believe they do not deserve anything, because from the contempt of a mother, the refusal of a father, the beatings and the tortures from those who would have loved them, certainly doesn't come the self-esteem rather fear, self pity, self-injury, disillusionment.

Who are they to expect that someone will consider them as real children, who are if not "bad luck", "feiticos" rejected by their own families?

Here then is where the amazement born, when they realize that someone considers them. That wonder is the sap of life. That wonder is the valuable thing to be preserved, is the seed of the future, is my personal, sensational, breaking news!